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L'inferno di Tomino L'inferno di Tomino

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L’inferno Di Tomino: La Leggenda Della Poesia Maledetta

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L’inferno di Tomino – Possibile che dei versi possano fare del male alla gente? La poesia in questione è contenuta nel libro scritto da Yomota Inuhiko, “The Heart Is Like A Rolling Stone” e ancor prima incluso da Saizo Yaso nella sua 27esima collezione di poemi nel 1919. Prima del famigerato “sonetto” è presente  un avvertimento, che recita: “Se leggete questa poesia ad alta voce, cose tragiche accadranno“. Sembra proprio una maledizione.

La Leggenda

La leggenda narra di una bambina disabile vissuta in Giappone sul finire del 1800, Tomino era il suo nome, che dopo aver scritto questa poesia raccapricciante venne punita dai suoi genitori e rinchiusa in cantina, rifiutandosi di darle da mangiare fino al sopraggiungere della sua morte, avvenuta a causa di una bronchite dovuta al freddo e all’umidità. Così il suo spirito è rimasto impresso nelle parole della sua poesia, che se letta ad alta voce evocano la sua maledizione.



 

Le prime vittime sono stati proprio i genitori della “pargoletta”, per un susseguirsi di misteriosi decessi legati al poema. Tomino no Jigoku (nome esteso) non era pazza, anzi, i versi li scrisse in preda alla rabbia per la sua condizione: si dice infatti che nacque con una grave disabilità delle gambe che la obbligò fino dalla tenera età sulla sedia a rotelle. La poesia di Tomino raccoglie in se anche la tristezza e la sensazione di impotenza di una bambina che oltre a non poter gestirsi autonomamente, viveva in una famiglia molto cattiva e crudele nei suoi confronti, spesso trattandola come uno scarto o un capro espiatorio per i loro problemi.

La Realtà

E ora veniamo alla realtà. Legate alle opere di Yomota Inuhiko e Saizo Yaso che contengono la poesia di Tomino dell’inferno di Tomino ci sono strani incidenti e addirittura morti misteriose. Si contano un totale di 44 incidenti gravi (come cadute invalidanti, perdita definitiva della voce, incidenti stradali e malattie improvvise) e 14 morti senza apparente motivo e tutti questi caso hanno in comune una cosa: la lettura ad alta voce della poesia di Tomino. A subirne gli effetti sono stati per lo più scenografi, commedianti, studenti e poeti, ma anche semplici curiosi che hanno tentato di sfatare il mito della poesia. Nonostante ciò in Giappone negli anni ’80 nacque la moda di filmarsi o filmare amici intenti a leggere ad alta voce il poema e c’è da dire che molte volte non ci furono conseguenze, quindi pare che la maledizione colpisca a caso (forse è solo autosuggestione?) oppure con uno schema non ancora compreso. Nonostante questo ancora oggi, soprattutto gli anziani, preferiscono non nominare nemmeno la leggenda dietro questo scritto, perché la superstizione in Giappone è ancora molto presente.

La Poesia

Infine per i più coraggiosi ecco la traduzione del fatal sonetto, però state tranquilli, perchè si dice che per attirare le calamità maligne su di sè bisogna leggerla in lingua originale e soprattutto ad alta voce. Ad ogni modo anche se questa è una traduzione vi consiglio di leggerla sempre a mente, non si può mai sapere.

 

“La sorella vomita sangue, la sorella minore sputa fuoco

La dolce Tomino sputa gioielli preziosi

Tomino morì sola e cadde all’inferno

L’inferno è avvolto nelle tenebre e anche i fiori non fioriscono.

E’ la sorella maggiore di Tomino la persona con la frusta?

Il numero di segni rossi è preoccupante.

Frustata, picchiata, pestata.

Il sentiero per l’inferno eterno è solo uno.

Mendicare per la guida nelle tenebre dell’inferno

Dalla pecora d’oro, all’usignolo.

Quanto è rimasto nella borsa di cuoio,

Prepararsi per il viaggio senza fine all’inferno.

Arriva la primavera e nei boschi e nelle valli,

Sette giri nella valle oscura dell’inferno.

Nella gabbia è un usignolo, nel carrello una pecora

Negli occhi della dolce Tomino ci sono lacrime.

Piangi, usignolo, per i boschi e la pioggia

Intonando il tuo amore per tua sorella.

L’eco delle tue lacrime urla attraverso l’inferno

E i fiori rosso sangue fioriscono.

Attraverso le sette montagne e valli dell’inferno,

La dolce Tomino viaggia sola.

Per darvi il benvenuto all’inferno

Le punte luccicanti della montagna agugliata

Forano la carne e le ossa,

Come un segno della dolce Tomino.”

Nato a pane e horror, fin da subito sviluppa una particolare ed accesa passione verso il mondo del cinema horror. La cosa non si è mai attenuata, ma anzi viene accentuata dopo la creazione di Horror Stab.

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