Connect with us

storie horror

Fritz Haarman – Il macellaio e vampiro di Hannover

Published

on

È il 1918, la Prima guerra mondiale è appena finita e nella Germania dilaniata e sconfitta che conta sette milioni di caduti, ci sono otto milioni di disoccupati e la fame uccide almeno un altro milione di persone.
Nei bassifondi di Hannover un lupo solitario caccia, uccide e sbrana come una belva furiosa.
Il suo nome è Friederich Heinrich Karl Haarmann, detto Fritz.
Trentanove anni, nato ad Hannover, nel 1918 abita in affitto nel retrobottega di un negozio inizialmente adibito ad ufficio, al numero 27 della Cellerstrasse.
È un commercianti di carni, ma il commercio non è regolare; Fritz è un contrabbandiere e le sue carni sembrano essere di prima scelta. La gente lo sa, ma nessuno dice niente perché si muore di fame.
Nessuno si lamenta neppure dell’eccessivo rumore che fa di notte nel retrobottega, quando sega le ossa e macella la carne.

È settembre, Fritz è al caffè Kröpcke e incontra Friedel – diciassettenne scappato di casa – in compagnia di due amici, Helmut e Hans. Si presenta loro come agente di polizia e poi fa intendere molto bene cosa vuole. I ragazzi lo seguono nel bosco e poi Friedel va con lui al numero 27 di Cellerstrasse.
Fritz si rivela un amante focoso. Lo schiaccia contro il letto e all’improvviso gli morde la gola. La trachea, compressa, provoca un infarto a Friedel e intanto Fritz stringe le mani intorno al collo e succhia il sangue fino a lasciare il ragazzo esanime.
Prende un secchio, poggia il cadavere sul pavimento, gli copre il volto con uno straccio, gli apre la pancia con un coltello, due tagli netti all’inguine e allo sterno, lo svuota dalle viscere e le getta nel secchio.
Fa altri tre tagli all’altezza delle costole, le afferra e tira verso l’alto fino a staccargliele. Asporta cuore, polmoni, reni e getta tutto nel secchio. Stacca la testa e le gambe, taglia la carne e la mette in una borsa di tela cerata. Taglia il pene in minuscoli pezzettini e nonostante provi orrore non riesce a farne a meno. La carne viene macellata e venduta, oppure la regala ai vicini che non fanno troppe domande.

12 Febbraio 1923.

Fritz Franke, giovane di diciassette anni viene adescato e ucciso “dall’agente” Fritz Haarmann alla stazione di Hannover.
Fritz lavora con i coltelli, con l’ascia, gli stracci e la bacinella e la borsa in cui mettere la carne.
Stacca la testa, fa lo scalpo, la avvolge con molti stracci così da non far rumore e la fa a pezzi picchiando col retro dell’ascia. Il cervello lo butta nel secchio e le ossa nel Leine.

Fritz procede a ritmo serrato con le uccisioni, così tante da non riuscire a tenerne il conto.

I vicini iniziano a sospettare, anche se Fritz è sempre gentile e vende un sacco di carne al ristorante della Singnora Engel, grasso conservato in bottiglia, salsicce fatte da Haarmann in persona. Tutto quel rumore, però, non convince. I viaggi avanti e indietro con i sacchi, verso la latrine comune dello stabile non convincono.

La vera svolta si avrà solo il 17 maggio 1924, quando dei bambini che giocano vicino al Castello trovano un teschio umano.
29 maggio 1924, il Leine restituisce un altro resto umano. Il 13 giugno affiorano altri due teschi sulle rive del fiume.
Un sacco contente ossa umane e un teschio viene trovato in un prato fuori città e si scatena il panico.
Si setaccia la città, viene bloccato il corso del Leine e vengono scoperti almeno cinquecento resti umani di persone comprese tra i quindici e i venti anni.
La polizia recupera le denunce a carico di Haarmann, le segnalazioni dei viavai e della carne a poco prezzo, dei vestiti venduti e indossati.
Haarmann il 22 giugno si reca dalla polizia, ignaro di essere indagato, per denunciare una lite avuta con un ragazzo che a sua volta ha denunciato Haarmann. Gli inquirenti prendono la palla al balzo e lo arrestano.
Gli agenti sequestrano la mansarda e tutti i vestiti presenti in essa, circa quattrocento, vengono esposti e le famiglie degli scomparsi ne riconoscono almeno cento.
Dopo lunghi interrogatori Fritz confessa gli omicidi.

Il 19 dicembre 1924 il processo si conclude e viene condannato per ventiquattro omicidi.
Il 15 aprile 1925 Fritz viene ghigliottinato.

Nato a pane e horror, fin da subito sviluppa una particolare ed accesa passione verso il mondo del cinema horror. La cosa non si è mai attenuata, ma anzi viene accentuata dopo la creazione di Horror Stab.

Continue Reading
Advertisement
Comments

Facebook

Novità Film

Storie Vere Horror