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[Recensione] IT Parte I

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IT - Recensione Italiana Ufficiale

IERI 08 SETTEMBRE 2017 E’ SBARCATO NEGLI STATI UNITI “IT” L’ATTESISSIMO RIFACIMENTO TRATTO DAL ROMANZO DI “KING”, CI TROVAVAMO A NY ALL’INTERNO DELL’AMC 25 A TIMES SQUARE E VI SCRIVIAMO LA PRIMA RECENSIONE UFFICIALE IN ITALIANO – NO SPOILER

Ebbene si gli stati uniti hanno già assistito allo sbarco di questa nuova pellicola, purtroppo però per il nostro “bel paese” ci toccherà aspettare il mese di Ottobre. Per fare passare questa estenuante attesa lo staff di HS ha deciso di farvi una breve recensione senza spoiler per farvi capire bene cosa ci attenderà.

Francesco IT

Francesco pronto per vedere per voi “IT”

Ieri notte alla visione di mezzanotte c’era una gran fermentazione e nonostante l’ora tarda la sala era completamente piena e la gente non vedeva l’ora di assaporare la pellicola. La pellicola si apre con la scena di Georgie il fratellino piccolo che è eccitato all’idea di provare la barchetta di carta che il fratello maggiore gli ha accuratamente preparato. Georgie corre lungo la strada mentre il fratello maggiore lo guarda dalla finestra, non appena vicino al tombino la barchetta cade nelle profondità delle fogne e Georgie sporgendosi per vederla si imbatte nella faccia del nuovo Pennywise.

Dopo la scomparsa di Georgie si assaporano molte scene del “Gruppo dei perdenti”, ci si imbatte nelle loro sporadiche battute all’entrata ed all’uscita dalla scuola, i loro rapporti con i bulli e le loro scorrazzate in bici. Una caratteristica molto ben portata a termine di questa pellicola è la rappresentazione cruda e realistica dei genitori dei piccoli protagonisti. Il regista Andrès Muschietti sembra essere riuscito a rappresentarli descrivendoli come nel libro, loro stessi trasmettevano una forte paura ed emotività, quasi più del clown stesso, quasi fossero li per significare che quello era il vero disagio della cittadina di Derry.

I bulli rappresentano un punto focale dell’opera di Stephen King e vengono ritratti sufficientemente reali anche nel film. La scena del ragazzo di colore che viene salvato dal “gruppo dei perdenti” viene ritratta con parecchia fedeltà includendo anche la vittoria del gruppo con i lanci dei sassi contro il gruppo dei bulli, costringendoli ad una ritirata devastante.

Divertente notare quanto i dettagli della pellicola siano realistici, anche la parte in cui l’unica ragazza del gruppo viene colpita da una ondata di sangue mentre si trova nel bagno di casa sua e di come il padre non noti nulla del disastro che era successo. Interessante il modo nel quale il regista ha voluto regalare allo spettatore una scena terrificante di Pennywise per ogni bambino della gang, dopo di questo il gruppo dei ragazzini viene spinto ad indagare sempre più a fondo e sarà Bill (il fratello maggiore di Georgie) a spingere il gruppo a seguirlo nell’impresa.

PICCOLA CLIP DALLA SALA

In conclusione senza spingermi oltre posso dire che la pellicola è ben fatta, gli effetti speciali sono buoni e generalmente il contenuto viene riportato in modo genuino. L’apparizione costante e negativa di Pennywise forse spinge un po troppo la pellicola sul ridicolo e la generalizza lasciando poco spazio all’immaginazione. Un problema fondamentale che ho riscontrato nella pellicola è l’ilarità che essa scatenava nel pubblico in sala, molte scene sono in fatti eccessivamente troppo ridicole, le quali portano a far sembrare in alcuni tratti la pellicola una commedia. E’ anche vero che il romanzo di King (opera originale) narra le vicende con un misto di ironia, qualche volta l’ironia è presente ma nel film si esagera. Nonostante questa piccola nota negativa, la pellicola merita sicuramente di essere vista.

VOTO 7

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Nato a pane e horror, fin da subito sviluppa una particolare ed accesa passione verso il mondo del cinema horror. La cosa non si è mai attenuata, ma anzi viene accentuata dopo la creazione di Horror Stab.

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