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Serial Killers

NANNIE DOSS – LA NONNINA RIDACCHIANTE

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Nannie Doss

Il titolo di questa storia dice molto ma andiamo a scoprire tutta la storia che gira intorno a Nannie Doss, meglio conosciuta come “la nonnina ridacchiante”.
Nata il 4 Novembre 1905 a Blue Mountain, Alabama. Fin da piccola, dopo la scuola, era abituata a lavorare nei campi con il padre e le sorelle.
All’età di 7 anni il primo avvenimento rilevante, Nanni ebbe un incidente non grave ma che le procurò una grossa cicatrice sulla testa e forti emicranie e svenimenti che l’accompagneranno per il resto dei suoi giorni. Un padre molto protettivo le proibiva di indossare vestiti particolari, di truccarsi o addirittura tagliare i capelli in modo non consono e, ovviamente, di uscire il sabato sera. Questo genere di “protezione” porta sempre ad un senso di ribellione ed è quello che vedremo in lei…

Era una ragazza forte e non accettava quelle regole ferree tanto che furtivamente, la notte, usciva per frequentare i ragazzi del posto.
I suoi amici la ricordano come una ragazza bella, occhi scuri, capelli neri e una gran voglia di fare esperienze sessuali, infatti i maligni dicevano che si concedeva molto facilmente e ben presto nell’ambiente circolò la voce che fosse una “ragazza facile”.

Nannie era talmente “affamata” che cominciò, addirittura, a cercare i suoi partner tra gli annunci di cronaca rosa presenti sulle riviste e, considerato il tempo e il luogo in cui visse, Nannie ebbe modo di sposarsi per ben cinque volte con altrettanti divorzi “forzati”, a causa della morte degli uomini…ed è qui che comincia il “bello”…
Il primo matrimonio, da cui nacquero 4 figli, fu con Charlie Braggs, piaceva a lei e stranamente al padre. Le cose apparentemente andavano bene fin quando Nannie venne a conoscenza del fatto che lui la tradiva e di conseguenza lei decide di trovare consolazione nell’alcol.
La situazione la portò a non reggere più nulla, rivedeva nei figli il marito traditore e quindi decise, con del veleno per topi immerso nella minestra, di ucciderne due.

Subito dopo anche la madre di Charlie muore inspiegabilmente.
Gli agenti non sospettano nulla, ma il marito decise di scappare con una delle due figlie rimaste anche se, dopo poco tempo, egli decide di fare ritorno e di sbattere fuori di casa Nannie con le loro figlie che verranno poi lasciate alla Nonna(madre di Nannie).
Con il passare del tempo lei ricorderà quei giorni attribuendo al suo ex marito tutte le colpe del fallimento…

Ma Nannie è forte…e va avanti trovando, sempre tramite annunci, Frank Harrelson il suo nuovo martio con cui rimarrà legata per ben 16 anni.
Frank non era affatto un “uomo perfetto”. Egli era un alcolizzato e spesso trascorreva le notte in cella per rissa nei pub, oltre al fatto che aveva dei precedenti penali per violenza carnale. Dopo 16 anni anche il buon vecchio Frank morì in una notte passata a casa bevendo del Whiskey corretto con del veleno per topi. Gli agenti, anche in questo caso, continuarono a navigare nel buio. Quello fu un periodo piuttosto particolare per la nostra Nannie.
La cara nonnina, in quegli anni, era contenta perché la sua primogenita partorì due figli a distanza di poco tempo e durante il parto del secondo nascituro, la nostra nonnina ridacchiante, senza farsi vedere, mentre teneva il neonato tra le sue braccia amorevoli, infilò uno spillone nella testa del bambino causandone il decesso, che fu classificato dagli agenti come evento naturale post parto. L’altro bambino, all’età, di due anni le viene lasciato in affidamento da Melvina, la figlia che perse il nascituro, ma al suo ritorno scoprì che anche il primo dei due figli era morto per asfissia.
Il fatto curioso è che Nannie stipulò un’assicurazione sulla vita del nipote per una somma di 500 dollari.

La cara ed instancabile Nannie decide di buttarsi il passato alle spalle, trasferendosi in North Carolina e sposando Arnie Lanning, anche lui alcolizzato e dongiovanni, ma anche lei non perde tempo andando a scaldare i letti di tutto il vicinato.
Insomma…solita situazione disastrosa che, ancora una volta, diventa insostenibile per la donna che, come di consueto, decide di ripartire avvelenando in un sol colpo il marito, sua madre e sua sorella. Come se non bastasse decide di chiudere in bellezza dando fuoco alla sua vecchia abitazione in modo tale da riscuotere i soldi dell’assicurazione. In tutto questo gli agenti, ovviamente, ancora non sospettano di nulla.
Il marito successivo fu Richard Morton. A…nel frattempo il padre di Nannie muore per cause naturali e la madre decide di trasferirsi dalla figlia e da Richard, trovato grazie ad un’agenzia matrimoniale. Inutile dire la fine che faranno i due. Deceduti nel giro di pochi giorni, ma lei era già in cerca di un nuovo marito e neanche a dirlo lo trovò tra le pagine di una rivista rosa.

Nannie Doss

Sam Doss è il nome della sua nuova dolce metà, un uomo che non ha niente a che vedere con gli altri avuti in passato, finalmente l’uomo perfetto. Non beveva, non fumava e non aveva rapporti extraconiugali, insomma l’uomo tanto cercato e sognato, o almeno fino al giorno in cui lei preparò un bel dolce farcito di arsenico, per l’esattezza una crostata di prugne, il suo preferito.
Sam, una volta mangiata la crostata, comincia a sentirsi male e viene trasportato urgentemente in ospedale..
Lì, grazie ad una lavanda gastrica, riescono a salvarlo. Finalmente un lieto fine, o forse no…

Il giorno in cui fa ritorno a casa la “nonnina ridacchiante” gli fa trovare a tavola della carne condita con arsenico, ma, per non “rischiare” di sbagliare, con dose doppia.
I primi sospetti iniziano FINALMENTE a cadere su di lei, ma ad averli non fu la polizia del posto ma bensì il medico Schwelbein che aveva lasciato andare Sam via dall’ospedale. Gli agenti, sotto la spinta del medico, arrestano la donna che subito dopo confessa tutti i suoi omicidi a patto che…RULLO DI TAMBURI…non le venissero confiscate le riviste per cuori solitari.

Di certo non si può dire che Nannie non fosse creativa: uccideva soffocando, con degli spilloni, oppure servendo prugne, minestre o un bel bicchiere di whisky, sempre conditi con arsenico e veleno per topi. Lo scopo: sbarazzarsi di coniugi alcolizzati, nipoti piagnoni, amanti indesiderate ed una bella dose di cattiveria.

Morirà in carcere, sempre ridacchiando, nel 1965.

Nannie Doss

Nato a pane e horror, fin da subito sviluppa una particolare ed accesa passione verso il mondo del cinema horror. La cosa non si è mai attenuata, ma anzi viene accentuata dopo la creazione di Horror Stab.

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