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[Recensione] Gli uccelli 2: la paura

La ribellione della natura non avviene solamente attraverso fenomeni atmosferici di portata mondiale. Spesso anche le creature che popolano il nostro pianeta decidono di averne abbastanza e decidono di difendersi. Un film che racconta l’ottusità del genere umano.
La Trama
Dopo una strana e alquanto inquietante serie di avvenimenti, la giornalista Vanessa ed il suo cameraman Peter ricevono l’incarico di svolgere un servizio in merito. Dall’Europa all’America stormi di uccelli sembrano come impazziti. Una serie di persone viene improvvisamente attaccata. Per sfuggire a questi attacchi mortali la gente si ritrova isolata ed allo stesso tempo assediata in un piccolo paese. Poi, improvvisamente, questi attacchi si fermano e spariscono così come erano iniziati. Ma, quando tutto sembra tornato alla normalità, un’altra specie animale inizia a spaventare ed uccidere le persone.
L’Analisi
Prendendo a piene mani spunto dal film Gli Uccelli di Alfred Hitchcock, questa pellicola non è un sequel, né tanto meno ha la presunzione di essere un remake. Anzi, tutt’altro, è un film a sé stante che vive di vita propria. Il film diretto da René Cardona Jr. ( Il triangolo delle Bermude, Cyclone, Il massacro del Guyana). non è di certo un capolavoro ma non è nemmeno un film da sottovalutare. C’è un gran lavoro di effetti speciali, soprattutto per quanto riguarda i piccioni che, ogni due per tre, si schiantano sullo schermo (il regista ha affermato a più riprese che gli uccelli non erano assolutamente veri). Troviamo le musiche di Stelvio Cipriani (autore di Anonimo Veneziano) che rendono ancora più completo ed interessante il film. Abbiamo la presenza di attori come Christopher Atkins (Dallas, Laguna Blu), Carol Connery, nome d’arte di Cinzia Lodetti (Profumi e Balocchi). Non un cast stellare ma che riesce a fare del proprio meglio per rendere al meglio la loro interpretazione. La tanto declamata atmosfera apocalittica non sempre si nota, ma quando c’è (soprattutto nella scena dell’attacco al treno, oppure nella scena finale in cui viene attaccato il cottage) si vede e si sente benissimo. L’ultima scena, con l’utilizzo della moviola, riesce a rendere appieno l’apprensione e la paura provate dai protagonisti del film.
Pareri Personali
Una pellicola senza lode né infamia. Comunque un film da vedere. Più che un remake lo definirei una variazione sul tema. La scelta di rifarsi, a partire dal titolo, al successo planetario del film di Hitchcock, non riesce a dare lo stesso risvolto positivo a questo film. Non è male, ma manca di qualcosa. Probabilmente la scelta di inserire scene davvero splatter e gore non è stata una delle migliori. Non sempre avere lo stesso nome di una cosa di successo porta il successo. A volte, anzi, e questo film ne è la prova, porta ad un quasi fallimenti. Però, seppur non particolarmente eclatante e spaventoso, il film di René Caldona Jr., è da vedere. Senza pregiudizi e senza preconcetti verso un regista che, dopo questa pellicola, si è ritirato nel suo Messico. Tutto sommato una visione piacevole, senza salti sulla sedia , senza alcun tipo di shock o di batticuore. Consigliato a chi ama lo splatter ma non vuole rinunciare ad una piccola, molto piccola, dose di paura.