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L’esperimento Russo del Sonno, Una Creepypasta Fin Troppo Reale

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L’esperimento Russo del Sonno è una creepypasta diventata “leggenda urbana” che racconta la storia di 5 soggetti, ai tempi del regime Sovietico, ai quali viene somministrato una droga per non farli dormire.

LE ORIGINI & LA STORIA

La storia ha avuto origine da un forum che sfidava gli utenti a creare “la più spaventosa” leggenda metropolitana “”. Molte testate giornalistiche, tra cui Snopes, News.com.au e LiveAbout, fanno risalire le origini della storia al sito web di Creepypasta, ora noto come Creepypasta Wiki, pubblicato il 10 agosto 2010 da un utente di nome OrangeSoda, il cui vero nome è attualmente sconosciuto.

La storia racconta di un esperimento realizzatosi presso la struttura militare dell’esercito sovietico alla fine degli anni quaranta nel quale cinque prigionieri politici vennero tenuti in una camera a gas sigillata, con uno stimolante continuamente somministrato per mantenere i soggetti svegli per 30 giorni consecutivi. Ai prigionieri fu falsamente promesso che sarebbero stati liberati dalla prigione se avessero completato l’esperimento.

I soggetti si sono comportati normalmente durante i primi giorni, parlando tra loro e sussurrando ai ricercatori attraverso il vetro unidirezionale, anche se è stato notato che le loro discussioni diventarono gradualmente più sconnesse più il tempo passava . Dopo nove giorni, un soggetto inizio’ ad urlare in modo incontrollabile per ore mentre gli altri non ebbero alcuna reazione al suo sfogo. L’uomo urlò così a lungo che si strappò le corde vocali. L’uomo non sapeva perché stava urlando. Alla fine rimase paralizzato.

Quando il secondo inizio’ a urlare, gli altri impedirono ai ricercatori di guardare dentro incollando pagine di libri strappate e le loro stesse feci sulle finestre dell’oblò. Passarono alcuni giorni senza che i ricercatori potessero guardare all’interno, durante i quali la camera rimase completamente silenziosa. I ricercatori utilizzarono l’interfono per verificare se i soggetti erano ancora vivi e ottennero una breve risposta di un soggetto che esprimeva conformità.

Il 15 ° giorno, i ricercatori decisero di spegnere il gas stimolante e riaprire la camera. I soggetti non volevano che il gas si spegnesse, per paura che si addormentassero. Guardando dentro, hanno scoperto che i quattro soggetti sopravvissuti avevano eseguito mutilazioni e sventramenti letali e gravi su se stessi durante i giorni passati, incluso lo strappo di carne e muscoli, la rimozione di più organi interni addominali e la pratica dell’auto-cannibalismo.

I soggetti rifiutarono anche violentemente di lasciare la camera e implorano gli scienziati di continuare a somministrare lo stimolante. Il loro desiderio era cosi forte che pur di cercare di ottenerlo uccisero un soldato e ne ferirono gravemente un secondo.

Dopo essere stati rimossi dalla camera, tutti i soggetti mostrarono una forza estrema, una resistenza senza precedenti a farmaci e sedativi, la capacità di rimanere in vita nonostante lesioni letali e un disperato desiderio di rimanere svegli e ricevere lo stimolante. Si è anche scoperto che se uno dei soggetti si fosse addormentato, sarebbe morto.

Dopo essere stati in qualche modo trattati per le loro gravi ferite, i tre soggetti sopravvissuti erano pronti a tornare nella camera a gas con lo stimolante per ordine degli ufficiali militari (sebbene contro la volontà dei ricercatori), con i monitor ECG che mostravano brevi momenti di morte cerebrale.

Prima che la camera fosse sigillata, uno dei soggetti si addormentò e morì, e l’unico soggetto che poteva parlare urlò chiedendo di essere immediatamente sigillato nella camera. Il comandante militare ordino’ cosi’ che altri tre ricercatori fossero chiusi all’interno della camera insieme ai due soggetti rimanenti. Un ricercatore estrasse immediatamente la pistola, uccidendo il comandante e uno delle cavie, a causa dello schiamazzo scappo’ dal laboratorio.

Con un solo soggetto sopravvissuto, il ricercatore terrorizzato spiego’ che non si sarebbe lasciato rinchiudere nella camera a gas. L’ultima cavia rimasta gli sorrise. In quel momento il ricercatore capi’ come i mostri usciti fuori da quelle cavie non erano altro che la parte malata e demoniaca dell’essere umano che puo’ essere controllata solo quando si dorme, ma che in assenza di sonno puo’ scatenarsi in tutta la sua violenza.

NELLA CULTURA POPOLARE

L’Esperimento Russo del Sonno è diventato immensamente popolare dopo la sua pubblicazione originale. È considerata da alcuni la più grande e condivisa storia di creepypasta mai realizzata.  Gran parte del dibattito online e offline circonda la convinzione di molti che la storia sia reale piuttosto che finzione, e molti articoli quindi cercano di sfatare questa affermazione.

Il creepypasta è spesso condiviso insieme all’immagine di una figura grottesca e demoniaca, che è implicita come uno dei soggetti del test. L’immagine è in realtà di un oggetto animatronico di Halloween a grandezza naturale chiamato “Spasm”.

La popolarità del racconto ha portato a vari adattamenti nel corso degli anni. Un romanzo ispirato al racconto originale è stato pubblicato nel 2015 ma ora è fuori catalogo, anche la commedia del 2019 Subject UH1317 – When Science Traces A Deadly Turn è basata su di esso.

Sono stati creati molti altri adattamenti, incluso un film basato sul racconto intitolato The Soviet Sleep Experiment, con Chris Kattan protagonista e Barry Andersson alla regia. Le riprese del film si sono svolte a Lakeville, Minnesota durante il 2018.  All’inizio del 2018 è iniziata anche la produzione di un thriller psicologico basato sul racconto, diretto da John Farrelly, che uscirà nel 2020.

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Nato a pane e horror, fin da subito sviluppa una particolare ed accesa passione verso il mondo del cinema horror. La cosa non si è mai attenuata, ma anzi viene accentuata dopo la creazione di Horror Stab.

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