In Evidenza
Storie horror realmente accadute. Parte 2/3
Nella seconda parte, continueremo a scoprire le peggiori storie horror, con la particolarità che non si tratta di fantasia, bensì di cruda ed orribile verità.
3. La profezia di Edgar Allan Poe.
“Storia di Arthur Gordon Pym” è un romanzo del 1838 di Edgar Allan Poe. Un racconto di mare, con alcune parti che sono ambientate su una barca, con un equipaggio di quattro persone. Senza terra in vista, il cibo scarseggia e i protagonisti rischiano di morire di fame. Disperati, arrivano a decidere che uno di loro deve sacrificarsi e fare da cibo. Tra i quattro, sarà Richard Parker che andrà incontro allo sfortunato destino di essere mangiato.
Ora, concentriamoci sulla realtà. Quasi 50 anni dopo dall’uscita del romanzo, nel 1884, lo yatch Mignonette lasciò l’Inghilterra diretto per l’Australia. Era inadatto alla navigazione, troppo piccolo e non abbastanza nuovo, e a bordo c’erano quattro persone.
A metà strada tra Sant’Elena e Tristan Da Cunha, la nave capitò in una tempesta e affondò. I quattro sopravvissero, ma si trovarono alla deriva, inoltre, uno di loro fece lo sbaglio di bere acqua di mare, e questo accelerò il malessere causato dalla disidratazione e dalla fame. Quando furono arrivati al limite, si decise che uno di loro doveva sacrificarsi per salvare gli altri, offrendo la propria carne e il proprio sangue per nutrirli. Il marinaio che aveva bevuto acqua di mare ormai stava morendo, e si offrì per essere cannibalizzato. Anche il suo nome era Richard Parker.
La profezia di Poe è talmente inquietante che è spesso citata come una delle più terribili storie horror accadute nella realtà.
Scialuppa della Mignonette.
4. Qualcuno in casa tua.
Immaginate che, un giorno, notiate che alcuni degli alimenti sono spariti misteriosamente dal vostro frigo. Voi vivete da soli, e siete sicuri di non averli presi. Forse avevate solo immaginato di comprarli? Chissà.
Ma la storia si ripete. Giorno dopo giorno, uno dei vostri cibi scompare senza spiegazione. Cominciate a sospettare che, in qualche modo, qualcuno vi entri in casa di notte, per banchettare con il vostro cibo. Così installate un sistema di videocamere per testare la vostra ipotesi, e il giorno dopo, dopo esservi accertati che manca nuovamente qualcosa dal frigo, fate partire il video. Con il cuore in gola, tenete d’occhio le riprese di tutte le stanze, in cerca di qualcosa di insolito. E, ad un tratto, eccolo. Un’anta dello scomparso superiore del vostro armadio si spalanca lentamente. E ne esce una persona. Una donna. Striscia fino al frigo, si nutre, per poi trascinarsi di nuovo su per l’armadio.
Questa è la storia di un uomo giapponese che, nel 2008, ha scoperto che una senzatetto viveva nel suo armadio, da oltre un anno. E lui non si era mai accorto di nulla.
Frame delle riprese della videocamera.