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L’ESORCISMO DI ANNALIESE MICHEL

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“The Exorcism of Emily Rose” di Scott Derrickson è un film horror uscito nelle sale nel 2005 la cui storia è tratta da un esorcismo realmente effettuato su Annaliese Michel, una ragazza tedesca nata a Leiblfing il 21 settembre 1952 da una famiglia di origini cattoliche, molto devota alla chiesa.
La ragazza visse un’infanzia serena: amava trascorrere le proprie giornate in compagnia o suonando degli strumenti musicali.
A 16 anni, nel 1968, iniziò a soffrire di attacchi epilettici e forti convulsioni, seguiti da gravi momenti di depressione diagnosticati dalla Psychiatric Clinic Würzburg di Würzburg.
Passato un periodo in ospedale, tuttavia, ritornò a frequentare la scuola riuscendo a terminare gli studi superiori e iscrivendosi all’Università di Würzburg nel 1973 per divenire maestra di scuola elementare.

A causa del suo profondo orientamento religioso, le continue e incessanti convulsioni e gli effetti negativi e tardivi del trattamento farmacologico, la portarono ben presto a credere di essere posseduta dal demonio.
Essa, infatti, iniziò ad avere allucinazioni visive e uditive, vedendo volti demoniaci ovunque, nonostante le sue continue preghiere quotidiane.
I medici e gli psicologi consultati fino ad allora non riuscirono ad approdare a nulla, passando per la diagnosi di Epilessia a quella di Psicosi Schizofrenica, somministrando alla ragazza farmaci psicotropi molto potenti.

Un’amica di famiglia, recatasi in pellegrinaggio con Annaliese, notò che la ragazza non riusciva a camminare dinanzi un crocefisso, parlava con voce maschile e rimaneva paralizzata sul letto la notte: da qui in avanti si prese in esame realmente la “diagnosi” di possessione demoniaca, portando la famiglia stessa a richiedere esorcismi che, inizialmente, vennero rifiutati in quanto necessitavano di prove tangibili e di un’autorizzazione dalla Chiesa.

Nel frattempo, le condizioni fisiche e psicologiche della ragazza si aggravarono portandola gradualmente ad assumere comportamenti aggressivi verso se stessa e gli altri per auto castigarsi: graffi, mutilazioni, mangiare insetti e staccare loro la testa, dormire sul pavimento, bere la propria urina e strapparsi le unghie.
Nell’autunno del 1975, dopo un attento esame delle condizioni psicopatologiche di Annaliese, il vescovo di Würzburg Josef Stangl contattò i preti Ernst Alt e Arnold Renz affidandogli il caso: essi affermarono la possessione demoniaca della ragazza e iniziarono l’esorcismo.

La prima seduta di esorcismo ebbe luogo il 24 settembre 1975, seguita da altre 66 che terminarono nel Giugno-Luglio 1976.

I rituali ebbero cadenza bisettimanale e sostituirono del tutto le cure mediche somministrate in precedenza.

Durante l’esorcismo furono scattate diverse foto ed effettuate numerose registrazioni nelle quali si sentì parlare volgarmente la ragazza con voce diabolica in più lingue antiche da essa sconosciute (latino, greco, aramaico, ecc.). Si manifestarono inoltre diversi demoni, tra i quali Lucifero, Caino, Giuda e Belial, manifestazioni seguite da momenti di lucidità e di ritorno in sé durante i quali la ragazza pregava disperatamente.

Durante le varie sedute, i continui piegamenti sulle ginocchia le causarono poi la rottura delle stesse ed inoltre la giovane perse molto peso poiché si rifiutava di mangiare e bere a causa dei “demoni che glielo impedivano”. Il 1 Luglio 1976, a quasi 24 anni, Annaliese morì nella città tedesca di Klingenberg am Main di denutrizione (pesava solo 30 chili), disidratazione e polmonite.
Secondo gli incaricati delle indagini e i medici ai quali venne commissionato il caso, un’alimentazione forzata tramite flebo avrebbe potuto salvarle la vita.

Per questo motivo, il 19 aprile del 1978, sia i genitori che entrambi preti vennero condannati per omicidio colposo e omissione di soccorso con 6 mesi di carcere, pena che venne poi condizionata.
Negli anni seguenti la ragazza venne giudicata come non posseduta dal demonio e che le allucinazioni che aveva erano causate dall’ambiente religioso a cui apparteneva.

La tomba di Anneliese, nella sua città natale, tutt’ora è continua meta di pellegrinaggi.

Un altro film ispirato alla storia di Annaliese è Requiem di Hans-Christian Schmid, pellicola di origini tedesche, che meglio racconta la vera storia della ragazza e l’esorcismo subito.

LA REGISTRAZIONE

Sulla nostra pagina Facebbok è presente la registrazione originale dell’esorcismo, durante il quale si sente parlare la ragazza con voci inumane.

Solo per veri coraggiosi!!

Nato a pane e horror, fin da subito sviluppa una particolare ed accesa passione verso il mondo del cinema horror. La cosa non si è mai attenuata, ma anzi viene accentuata dopo la creazione di Horror Stab.

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