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STORIE HORROR BREVI: I fatti più spaventosi del deep web. Parte ⅓
STORIE HORROR BREVI – Internet è un posto molto pericoloso se si scava in profondità: 18 storie spaventose nei meandri del web.
STORIE HORROR BREVI – La rete, da quando è nata, è stata una delle rivoluzioni più importanti della nostra civiltà, rendendola ad un livello globale come mai prima. La versatilità delle pagine che si possono creare fa in modo che chiunque possa mettere nero su bianco i propri pensieri o pubblicizzare il proprio business, purchè si rimanga nella legalità.
Al giorno d’oggi ci sono ben oltre un miliardo di siti internet visibili in circolazione, una vera e propria rete simile a quella neurale del cervello umano. E come nella psiche di una persona, i pensieri più profondi e orribili della mente umana li teniamo ben nascosti dalla società in cui viviamo. Cosi è il deep web.
Si calcola che solo l’1% dei dati su internet sia indicizzato nei motori di ricerca più comuni, e il resto sia suddiviso in vari strati di profondità, in cui scavando in fondo possiamo trovare veramente di tutto. Video snuff, pedopornografia, vendita di armi e droga, fino ad affittare un killer o un hacker. Molte altre pagine invece, sono ancora più pericolose, perciò non invito a farci un giro a cuor leggero, potreste trovarvi preda di hackers senza scrupoli.
Qui vi racconterò delle 18 storie più stravaganti e spaventose che si possono trovare in fondo agli abissi del web, suddivise in 3 articoli per questa nuova serie su Horror Stab.
1 – Ristoranti di carne umana
Si possono trovare ristoranti che cucinano carne umana. Piatti e ricette tali e quali ai nostri tipici pranzetti domenicali, composti da carne della nostra stessa specie da degustare lontani da occhi indiscreti.
Solo chi sa come trovare le pagine internet dedicate a questi ristoranti, potrà conoscere la loro reale location. E chissà che non ci sia da qualche parte un corrispondente di tripadvisor dedicato.
2- Come cucinare donne vive
E’ proprio così, dopo aver fatto un bel pranzo in uno dei precedenti ristoranti, perchè non cucinarsi una tenera donna ancora viva come fosse un’aragosta?
Esistono molti video che spiegano come cucinare al meglio una donna in vita, quali sono i tempi migliori di cottura assaporare le sue carni più fresche possibili. Il mondo del cannibalismo probabilmente è molto più ampio di ciò che si è sempre pensato, cioè al di fuori dai famosi casi di serial killers. C’è un mondo sommerso là fuori che ancora sfugge alla normale logica umana e di civiltà.
3 – “Noi ti vediamo”
Nonostante tutte le precauzioni che uno può prendere, cambiando il VPN o il più efficace degli antivirus, niente ci può proteggere dai più feroci hackers insiti nel deep web.
Un utente racconta la sua esperienza avuta in una delle innumerevoli chat. Il malcapitato si è imbattuto in questa chat e loggandosi, senza dover inserire nessun nome o password, si è trovato all’istante un file di testo tra le icone del desktop. Aprendo il file trovò solo 3 parole “We see you” (noi ti vediamo). Il file, una volta tentato di cancellarlo, rispuntò ogni volta che veniva riavviato il pc, fino a dover reinstallare tutto il sistema operativo d’accapo.
Si comprende la paura che può aver avuto visti i numerosi i casi di hackers che, individuando i dati anagrafici dell’utente, sono stati protagonisti di terribili casi di stalking.
4 – Bugchasers
Persone catalogate come STD, Sexually Transmitted Diseases, hanno forum dedicati dove è possibile incontrarsi e scambiarsi le più disparate malattie sessualmente trasmissibili.
HIV, sifilide e altre malattie infettive vengono trasmesse consensualmente per diffonderle a partners occasionali ignari. Nel 2007 un gruppo di uomini organizzarono un orgia party tra infetti di HIV per raggiungere liberamente il loro piacere sessuale.
5 – Sad Satan
Sad Satan rappresentava l’inquietudine fatta a videogioco. Consisteva in un labirinto in grafica 3d minimale, un’atmosfera senza senso e una musica spettrale. Il gioco consisteva di attraversare varie stanze e corridoi incontrando demoni con la conformazione di bambini. Ma la cosa terribile era che le facce dei demoni erano composte da vere foto, immagini di bambini dalle storie conosciute al pubblico, in casi di episodi di violenza e pedofilia.
6 – Pink Meth
Pensate che le vostre foto private non possono essere oggetto di condivisione tra pervertiti? Forse non conoscete Pink Meth. Un sito dove le vostre foto di nudo rubate, di entrambi i sessi, vengono messe a disposizione di chiunque. Ben lontano da simulare l’Instagram che conosciamo, in questo sito le foto possono essere anche aggiornate dai visitatori ulteriori informazioni sull’ignaro proprietario dell’immagine.
Ritornando al punto 3 della nostra lista, potete capire quanto sono vulnerabili, non solo i nostri nudi, ma possono essere associati ai nostri dati personali e in balia di chissà quale pazzo pronto a venirvi a cercare di persona.